A Ventimiglia continuano i rastrellamenti delle persone senza documenti. Lunedì, almeno sette persone sono state fermate ed identificate. Quattro di loro sono stati presi appena scesi dal treno nella stazione ferroviaria mentre gli altri tre erano stati respinti dalla Francia e sono stai trattenuti alla postazione frontaliera di Ponte San Luigi. Tutte queste persone in viaggio hanno ricevuto un decreto di espulsione. Si tratta di un dato parziale, è possibile che le persone fermate ieri siano di più.
Oggi, hanno fermato quattordici persone scese dal treno proveniente da Genova. Due di loro sono stati immediatamente rilasciati mentre gli altri dodici sono stati portati via, alcuni per certo nella caserma di Ventimiglia. Non sappiamo dove sono stati portati tutti, stiamo cercando informazioni. Quello che sappiamo per certo è che la stazione di Ventimiglia nel primo pomeriggio era militarizzata: polizia, polizia locale, guardia di finanza, carabinieri e alpini. Tutto per fermare un gruppo di persone senza i documenti giusti. Se il piano alfano ha fallito l’obbiettivo di “sgomberare” la città dai/dalle migranti, ciò non significa che i rastrellamenti siano finiti.
A seguito della grossa operazione di polizia, nell’accampamento di fortuna sotto il ponte sul Roia c’è stata un’assemblea. Dopo la manifestazione di domenica, con la sua forte richiesta di dignità e libertà, rabbia, coraggio e paura si mischiano nel campo.
Noi stiamo dalla parta di chi viaggia,
per un mondo senza frontiere!
Estendiamo la solidarietà, fermiamo le deportazioni!