Lo spirito giusto – solidarietà a migranti e solidali arrestati a Calais [ITA]

Lo spirito giusto – solidarietà a migranti e solidali arrestati a Calais

Sabato 23 gennaio la manifestazione di migranti e solidali avvenuta a Calais ha raccolto più di duemila persone, ed è culminata con l’occupazione del porto e della nave Spirit of Britain. Più di 500 persone sono riuscite a entrare nel porto nonostante il dispositivo di sicurezza imponente, e una cinquantina di questi hanno occupato il ponte della nave britannica per diverse ore. Lo sgombero del porto e della nave sono stati seguiti dal fermo di un centinaio di persone, per la maggior parte rilasciate il giorno seguente. Otto persone sono state trattenute e sottoposte a comparizione immediata davanti al tribunale di Boulogne-sur-mer. La prossima udienza é fissata per il 22 febbraio (fino ad allora i sei migranti rimarranno detenuti, mentre per i due francesi c’é stato il rilascio con interdizione da Calais e obbligo di comparizione). Tre compagne italiane, che vivono a Parigi, sono state fermate e portate al CRA (centro di detenzione amministrativa) di Lille in attesa dell’udienza di venerdì 29 gennaio. Sono accusate di danneggiamento e disturbo dell’ordine pubblico e rischiano l’espulsione dalla Francia a causa dello stato d’emergenza vigente.

In questi giorni si discute molto sul futuro di Schengen, o addirittura sul futuro dell’Europa. La risposta di Calais é quella che condividiamo. I migranti per primi, bloccati, deportati, respinti, hanno chiaro il loro obiettivo, e non c’é hotspot che possa cambiare questa determinazione. Reti e muri, trattatati e regolamenti, dispositivi polizieschi e militari non fermeranno chi è in cerca di libertà. Questo dice Calais, e a noi sembra lo spirito giusto con il quale affrontare la follia autoritaria dei governi europei.

Salutiamo quindi con gioia la giornata di sabato, convinti che la possibilità e la speranza di un cambiamento passino da giornate come questa. La reazione scomposta di polizia, partiti politici e media mostrano tutta la vulnerabilità di quest’ordine “democratico” in perenne “stato di emergenza”. Il dibattito isterico di questi giorni sui media inglesi e francesi contro i militanti No Borders, accusati di strumentalizzare i migranti, di fatto non riconosce l’autonomia di scelta delle persone in viaggio, e dimostra in questo senso una buona dose di razzismo più o meno consapevole. Affermare che l’occupazione del porto é stata determinata da una manciata di militanti accorsi per l’occasione serve a dire che se non fosse per questi facinorosi europei i migranti se ne starebbero buoni e tranquilli ad aspettare che i governi europei si accordino sui loro destini. Questo é falso e dimostra che le rivolte degli esiliati fanno paura, e che delle loro scelte e del loro coraggio non si vuole dare notizia.

 

A Calais migranti ed europei hanno agito insieme, con una complicità che spaventa chi ci vuole dividere. Mentre tanti continuano a riprodurre atteggiamenti pietistici e paternalistici, gli attivisti No Borders hanno sempre supportato le lotte e le conquiste autonome dei migranti, riconoscendo la loro libera autodeterminazione e condividendo con loro la volontà di attaccare ed attraversare i confini.

Tutta la nostra solidarietà va ai nostri compagni ancora detenuti, con la promessa che continueremo a lottare per la libertà di tutte e tutti!

Da Ventimiglia a Calais, contro la fortezza europa e le sue gabbie!

No Borders – Ventimiglia