Insieme siamo forti!

Come annunciato, oggi sabato 23 aprile abbiamo infranto collettivamente l’infame ordinanza comunale emanata dal sindaco del Partito Democratico Enrico Ioculano, che ha vietato di condividere un pasto con i migranti bloccati a Ventimiglia “per mero spirito di solidarietà”. La partecipazione è stata molto ampia e variegata: solidali da tutto il Ponente Ligure, da Nizza, dalla Costa Azzurra e dalla Val Roja hanno sfidato insieme la proibizione organizzando un gioioso pic nic in riva al mare.
Con la pancia finalmente piena ci si è poi riuniti in assemblea. Indiscusso il protagonismo dei numerosi migranti, i quali hanno lanciato la proposta di muovere tutti insieme – uniti – verso quella maledetta frontiera. Senza esitazione siamo allora partiti in corteo nonostante l’ingente dispositivo poliziesco italiano schierato per le strade di Ventimiglia. La marcia, a suon di cori e battimani, procedeva rapida e determinata sotto la pioggia battente.
Nei pressi di Ventimiglia Alta polizia e carabinieri si sono schierati in assetto antisommossa sbarrando la strada. Dopo un fronteggiamento durato una mezzora circa, il corteo ha invertito la marcia puntando verso la stazione ferroviaria. Abbiamo sfilato per le strade comunicando tanto il nostro sdegno quanto l’energia della lotta. La polizia era evidentemente spiazzata dalla rapidità e dalla creatività dei manifestanti.
Siamo infine giunti in stazione al grido di “solidarité avec les sans-papiers!” Polizia e carabinieri si sono confusamente schierati per impedirne l’accesso. Un altro confine. Dopo aver bloccato la strada antistante, ci siamo nuovamente riuniti in assemblea per capire il da farsi per continuare la lotta.
A detta di tutte le presenti, la giornata di oggi è stata molto significativa. Italiani e francesi insieme ai migranti abbiamo rotto in maniera forte il silenzio mediatico sulla questione dei bisogni materiali negati a chi vuole proseguire il suo viaggio dentro la Fortezza Europa, dei quotidiani respingimenti da parte delle autorità francesi in complicità con quelle italiane, delle identificazioni coatte non scevre da episodi di violenza e addirittura tortura. Insieme siamo forti ed è su questa strada che dobbiamo proseguire.
La sinergia tra solidali italiani e francesi è stata determinante. L’ondata di entusiasmo delle mobilitazioni #NuitDebout è arrivata anche a Ventimiglia, contagiando la lotta contro il confine. Possiamo trasformare il confine in una frontiera di lotta, aggredendolo da entrambi i suoi lati, individuando come controparti tanto lo Stato italiano quanto quello francese, oltre naturalmente all’Unione Europea.
I migranti esprimono l’esigenza di passare il confine e rivendicano la libertà di movimento per tutti. Insieme possiamo farlo, se la città e la frontiera sono così militarizzate è perché il potere ha paura che ci si organizzi e si vinca. E allora avanti tutta.
A breve aggiornamenti sui prossimi appuntamenti.
Ceci n’est pas qu’un debut! We are not going back!
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